In questi giorni a Tokyo, durante la fashion week, ho avuto la fortuna di conoscere una persona difficile da dimenticare: il leggendario fotografo Benjamin Lee. Spesso nella mia vita ho avuto l’impressione di essere in un sogno, e questa volta è stata una di quelle. Quando mi ha aperto la sua casa e sono entrata nel suo mondo, ho avuto l’impressione che la sua arte, un mix fra surrealismo, pop- art e creatività allo stato puro, mi travolgesse. Durante il nostro pranzo (il miglior sushi ed il miglior saké del Giappone), mentre ascoltavamo della buona musica italiana, i miei occhi si perdevano ad ammirare una quantità di oggetti e pezzi d’arte colorati e attraenti. Di fronte a me, c’era il volto dello stilista giapponese Issey Miyake , fotografato da Benjamin per British Vogue, nel periodo in cui Benjamin viveva a Londra (dal 1977 al 1987), ed intorno, quasi ovunque, i pois di Yayoi Kusama, durante la collaborazione con la casa parigina di moda Louis Vuitton (che ha avuto grande risonanza mediatica). La cosa più affascinante, è stata immergersi nei suoi libri di fotografia e sognare, sognare il mondo visto attraverso i suoi occhi. E fra le foto ed i libri, ecco spuntare il libro dedicatogli personalmente da Kate Moss. Potrei passare delle ore a raccontarvi dei suoi famosi e celebri lavori, come artista, creativo e fotografo. Invece mi piacerebbe soprattutto potervi descrivere i suoi contagiosi sorrisi! Così ho deciso, questa settimana, di scoprire il Giappone attraverso Benjamin, ed ho trovato nuove sfumature di colori e metafore esistenziali! Ecco una serie di foto di me ripresa da Benjamin e della mia giornata nel suo mondo pop-art.