Surrealismo all’haute couture di Parigi.
La moda non è ovviamente estranea allo scandalo, ma è giusto dire che la Fashion Week dell’haute couture di gennaio 2023 ha avuto un inizio insolitamente focoso, progettato forse per raccogliere like sui social media.
“Memorabile e controversa” è la parola chiave del vocabolario di Daniel Roseberry, fashion designer di Schiaparelli; la sua collezione haute couture primavera/estate 2023 ha attirato l’attenzione di tutti dopo aver mandato in passerella teste di animali di gommapiuma in finta tassidermia.
Un’impresa di abilità virtuosa nella tradizione della propensione di Elsa all’indignazione o un inquietante riferimento alla caccia?
È interessante notare che, nonostante l’intenso lavoro richiesto sarti, i designer di questa stagione hanno anche mostrato una forte attenzione alla creazione di abiti in 3D, alla creazione di look che potrebbero essere esposti ed appoggiati in una stanza, e non essere trattati esclusivamente come arte da indossare, ma come veri e propri oggetti e feticci che escono fuori dal corpo, quasi oggetti di design.
E’ il corpo che indossa l’abito o l’abito che indossa il corpo?
Non solo pensando a quei tre trofei che camminano di Roseberry, ma agli abiti che escono dal corpo della modelle di Victor e Rolf, alle rose rosse che formano un vero bouquet tridimensionale della sfilata di Valentino, e a questa forte aria di Surrealismo che sta emergendo prepotentemente in tutta la moda da qualche tempo.
